Diventare fottutamente passionale e troia

Diventare fottutamente passionale e troia | Il giorno prima della vigilia di Natale sono andata alla cena aziendale del mio convivente, ma solo quest' anno ha scelto di andarci ed essendo la sua signora di portarmi quindi con lui.

Al mattino, prima di recarsi al lavoro mi ha consegnato la carta di credito e mi ha lasciato carta bianca su cosa acquistare e quando fa così significa che vuole da me il massimo e pretende che dalla testa ai piedi indossi cose nuove.

Dopo essermi fatta capelli e unghie, ho fatto i vari acquisti e nel primo pomeriggio sono rientrata finalmente a casa con tutto quello che mi sarebbe servito per la sera.

Inutile dire che adora gli abiti scollati, i tacchi alti e le calze velate ed amandoli pure io non mi è stato di certo difficile accontentarlo. Speravo rientrasse in orario invece come sempre è tornato in ritardo di quasi un ora, per non far tardi al ristorante ha fatto praticamente tutto di corsa ma prima di uscire se ne è uscito con un pacchettino regalo chiedendomi di aprirlo velocemente e indossarlo prima di uscire da casa.

Pensai a un bracciale o ad una collana, invece mi trovai davanti ad un articolo da sexy shop. Il mio porcellino mi aveva infatti comprato l' ovetto col telecomando ed è a dir poco entusiasta della sua scelta.

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Scostai lo slip, mi accarezzai qualche minuto e infilai la sfera color rosso fuoco nella mia vorace intimità. Sistemai la gonna, misi la giacca di pelle e via che ci incamminammo.

Chiesi curiosa di azionare il telecomando perché volevo capire come funziona il nuovo giocattolino ed essere preparata, ma conosco bene Luigi e quindi quando mi disse che lo avrei scoperto solo quando saremo stati a cena non insistetti.

Entrammo nel ristorante puntuali come due orologi svizzeri, era molto bello come locale e anche se ne avevo sentito parlare spesso non ci ero mai stata. Luigi mi presentò i vari colleghi, il suo capo e dopo una ventina di minuti eravamo oltre ad una ottantina di persone tutte accomodate e ad aspettare di poter finalmente mangiare.

Di fronte da noi c' era il ragioniere e la sua signora e subito dopo il suo capo che o era single o si è guardato bene di non portare sua moglie.

Spesso mi rivolse la parola e da come mi osserva non è difficile capire che qualche viaggio mentale se lo stava facendo. Mio marito ogni tanto mi accarezzava i capelli e approfittando dell' arrivo dei piatti mi sussurrò d' aver raccontato al suo capo qualche situazione nostra intima.

Non immaginavo cosa potesse aver detto, ma di certo se gli aveva detto che avevamo fatto sesso anche in tre forse il suo capo stava sperando di essere lui a rientrare più tardi a casa con noi.

La moglie del ragioniere mi domandò dove mi fossi fatta fare le unghie e mi disse che purtroppo lei non era mai riuscita a portarle lunghe come le mie e replicò che erano davvero ben fatte.

Il capo di mio marito sparò a quel punto un paio di battute maliziose sui graffi, sostenendo che finalmente aveva capito perché mio marito aveva spesso dei segni sul collo.

Risi nonostante la battuta fosse scontata. Non pensavo più all' ovetto e quando mio marito lo azionò la prima volta rischiai spudoratamente di far percepire ai nostri vicini di tavolo qualcosa.

Istintivamente mi accarezzai il collo e mi sistemai meglio con le gambe, ma quel continuo vibrare non solo continuava imperterrito ma era persino aumentato di intensità e quindi senza nemmeno rendermene troppo conto avevo preso a muovermi sempre più spesso.

Irrigidendo la schiena, spostandomi lievemente da un lato all' altro, oscillando. Stringendo pure le gambe e riallargandole un minimo quasi come se fosse un tic nervoso. Se avesse continuato ancora un altro po' avrei raggiunto l' orgasmo ma fortunatamente la vibrazione rallentò sino a fermarsi del tutto.

Mio marito intanto dialogava di un cliente con un collega e il suo capo prese la palla al balzo visto che la persona vicina a me si è alzata per farmi una domanda e domandandomi di spostarmi di un posto visto che è libero, sostenendo che non mi sentiva bene vista la confusione.

Ero presa a rispondere quando nuovamente l' ovetto riprese a vibrare piano dentro di me, cercai di far finta di nulla ed ecco che la vibrazione non solo aumentò ma arrivò al massimo della sua potenza.

Le mie labbra erano praticamente arse per l' imbarazzo e l' eccitazione, ripetutamente me le leccavo e mordevo per e Luigi sapeva benissimo pur non guardandomi che avrei reagito così.

Per fortuna la mia vicina tornò e nell' alzarmi decisi di fare un salto al bagno pure io. Guardandomi allo specchio mi accorsi che il rossetto era quasi svanito del tutto e quindi me lo rimisi, tamponandolo con una salvietta.

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Mentre mi recavo nuovamente al mio posto il capo di mio marito non mi tolse lo sguardo da addosso un istante e lo fece con così tanta insistenza che anche altre due persone si girarono a guardare e capendo che il suo interesse era per me maliziosamente gli dissero qualcosa che anche se non sentì posso bene immaginare.

Nemmeno mi ero seduta che di nuovo il vibro riprese a muoversi dentro di me, mio marito mi domandò se tutto procedeva bene e mi risponde che era certo che mi sarei trovata bene con i suoi amici di lavoro e che d' ora in poi saremmo sempre stati dei loro.

Terminato il secondo, mi alzai per andare a fumare fuori una sigaretta, guarda caso anche il suo capo uscì e me ne chiese una sostenendo che non fumava quasi mai ma che ogni tanto ne faceva la voglia.

Una volta dato il primo tiro sfacciatamente mi disse che forse dire che aveva voglia di fumare non era poi così esatto e che era merito o colpa mia se aveva deciso di uscire.

Finsi di non capire cosa aveva detto e mi buttai a parlare del freddo e della nebbia che c' è ma lui non perse l' occasione per rispondermi che per la nebbia non poteva farci nulla mentre per il freddo aveva delle valide soluzioni.

Spensi la sigaretta anche se a metà dicendo che non riuscivo a godermela per il troppo freddo. Appena però mi girai per rientrare sentì la mano del uomo palparmi il culo e non soddisfatto persino commentarlo.


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  • Lasciai perdere e tornai a sedermi, fingendo non fosse accaduto nulla anche se in me prese sempre più piede l' idea che fosse stato Luigi a dare via libera al suo superiore.

  • Nel frattempo mi arrivò un sms, fui tentata di non guardarlo ma vedendo che ognuno era perso per i fatti propri aprì il messaggio. m' arrivava da un numero e pensai a qualcuno che aveva cambiato il numero, invece scoprì subito che ad inviarmelo era stato il palpatore di culo e mi stava chiedendo di raggiungerlo in bagno perché voleva constatare di persona se era vero quello che gli aveva detto Luigi di me.

  • Luigi intanto mi fece l' occhietto e un cenno dei suoi. Quando fa così mi invita a non fare domande ed a agire. l' uomo intanto è già sparito dal tavolo e io poco dopo mi alzo e vado dove mi ha chiesto, mi sta aspettando dentro al bagno delle signore e appena entro apre una porta del bagno e mi tira a sé.

  • Richiude la porta velocemente, mi bacia mentre le sue mani palpano i miei seni e poco dopo mi ha sollevato la gonna e mi sfiora l' intimo mentre mi dice che ha voglia di sbattermi contro il muro.

  • Le mie spalle sono contro la porta chiusa, si struscia contro di me e si sbottona i pantaloni. Il suo uccello è già duro e fuori dallo slip e lui dopo aver chiuso l' asse del wc si siede e mi dice che vuole un pompino e che lo desidera da quando mi ha vista entrare.
Mi inginocchio e faccio quel che mi ha appena chiesto, non sono eccitata, non mi eccito mai se non c' è mio marito. Qualcuna è intanto entrata nel atrio del bagno, bussa e quando dico che è occupato ecco che l' ovetto come risposta riprende a funzionare.

La voce di mio marito intanto ci avvisa che ha chiuso anche l' altra porta e possiamo aprire. Il suo capo toglie il gancio mentre io mi sposto per far sì che la porta si apra.

Resto in ginocchio e mi sono nuovamente rimessa l' uccello del tizio in bocca, ora sono eccitata e il suo capo non fa altro che ripetere che la mia bocca è calda e lo sta facendo impazzire, mio marito intanto è dietro di me e dopo avermi alzato ancor di più la gonna, mi scosta lo slip, sfila l' ovetto e mi chiede di alzarmi in piedi senza smettere quel che sto facendo.

Le mie gambe sono aperte, la mia testa è tra le gambe dell' altro uomo e mio marito sta strusciandomi la sua cappella sotto lo slip. Entra senza nessun problema dentro di me e i suoi colpi sono forti e intensi, guidati dalle sue mani sui mei fianchi.

Il suo capo intanto ha messo la sua mano tra i miei capelli e guida i movimenti della mia testa e lo fa sino a quando mi esplode in gola tutto il suo orgasmo, anche io e mio marito abbiamo finalmente goduto e dopo essermi ricomposta usciamo dal bagno come se niente fosse.

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Torniamo a sederci per bere caffè e nessuno sembra essersi accorto di nulla, manca solo il capo zona e quando lo vediamo entrare dalla porta d' entrata penso che almeno per questa occasione ha avuto testa.

Sedendosi dice di aver dovuto fare un telefonata importante e aggiunge che appena sarà terminata la cena non rientrerà a casa perché deve assolutamente terminare una cosa che gli hanno ricordato che ha lasciato in sospeso.

Non mi è difficile capire che con mio marito han già preso altri accordi, ma non mi interessa quali siano visto che di sicuro Luigi sarà insieme a me.

Mentre paghiamo al banco una signora si avvicina per salutarci e augurarci buone feste e approfittando della confusione mi si avvicina all' orecchio e mi dice che "il suo capo è un gran porco e che devo ritenermi fortunata perché lo scoprirò presto. Ha un cazzo da favola e sa come trattare le donne, ti confesso che un po' ti invidio" La guardo senza saper cosa devo rispondere, ma sono dell' idea che ogni risposta sarebbe inutile.

Alzo le spalle come per dirle cosa vuoi che ti dica e mi giro a cercare con gli occhi Luigi che per fortuna ha finito di pagare. Prendendolo sotto braccio saluto tutti e proprio mentre sono davanti all' uscita la donna mi torna vicina nuovamente.


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Mi guarda dritta negli occhi e dopo avermi detto un sarcastico "buon fine serata" aggiunge che il suo augurio è superfluo visto i due con cui lo passerò. Quel dire "due" mi stranì, Luigi non mi aveva mai detto di essersi scopato una collega e così attesi che la signora uscisse e senza girarci attorno le domandai se intendeva dirmi che conosceva anche come era a letto Luigi.

Fece come poco prima avevo fatto io, alzò le spalle. a quel punto avrei dovuto tirare uno schiaffo a Luigi per non avermi detto mai che si era scopato la collega, invece domandai alla donna cosa avesse intenzione di fare dopo.

Al suo nulla la invitai a venire a casa nostra e le feci l' occhiolino. Non se lo fece ripetere Arella e poco dopo che io e Luigi eravamo rientrati suonò alla porta.

Mio marito aprì pensando al suo capo e rimase di stucco nel vedere che non era come credeva. Io intanto la pregai di non stare sulla porta e la invitai ad entrare e aspettare insieme a noi il quarto ospite.

Ospite che non tardò ad arrivare e che anche lui stranì nel vedere che quel che pensava un trio era diventato un quartetto. Inutile presentarci dissi andando verso Arella, la presi per mano e la portai in camera chiedendole se era mai stata da noi prima.

Non rispose nemmeno a quella domanda ed io capì subito che Luigi se l' era portata a casa quando ero andata in ferie da sola qualche mese addietro. Non avevo però voglia di litigare e incazzarmi e così l' aiutai a spogliarsi mentre i due uomini ci raggiunsero nella stanza da letto accompagnati da quattro calici e una bottiglia di buon spumante.

Luigi terminò di spogliare Arella, Federico intanto spogliò me e si fece spogliare. I giochi ebbero finalmente inizio e i nostri corpi si alternarono per dare e ricevere piacere da tutti.

Era palese Arella fosse innamorata di Federico e che a Federico piacesse invece solo divertirsi, Luigi invece per quanto fosse preso lo respiravo a pelle che non era sereno, aveva infatti capito di aver commesso un grosso errore e molto probabilmente pensava che gliela avrei fatta pagare salata.

Dovrei farlo lo so e se lo meriterebbe pure, però Luigi mi piace proprio perché è così, sono anni che bene o male siamo insieme e se la nostra coppia funziona sappiamo bene entrambi che è per merito del suo essere un maschio bastardo e quello mio di essere e diventare fottutamente passionale e troia.



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