Figa vergine scopata per la prima volta

Figa vergine scopata per la prima volta | Il sesso l' ho scoperto quando avevo pressappoco 19 anni e quasi ogni sera mi facevo delle gran belle seghe pensando a mia sorella Elena.

Devo dire che abitiamo solo con la mamma perché nostro padre lavora lontano per darci i soldi per vivere. Bel pezzo di gnocca Elena è alta 1, 69, snella e dalle belle tette, ai suoi 19anni faceva girar la testa a molti ragazzi del paese.

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Tutto cominciò una sera che in casa giravo solo in mutande e mia sorella vestita solo con una piccola canottiera stava preparando la cena aspettando l' arrivo della mamma.

Eccitato al massimo alla vista delle belle cosce e il culo sodo, non aspetto la cena e vado nella mia camera a farmi una gran sega. Con il cazzo duro e diritto che puntava verso il soffitto e socchiusi gli occhi immaginai le sue labbra sulla cappella, leccandomi l' uccello in tutta la sua lunghezza "Stef. che diavolo fai" Ops.

era Elena che guardava l' asta eretta. Cercai di coprirmi con lenzuolo "dai. dammi due minuti che mi riprendo". Ridendo afferrò le lenzuola e senza nessun imbarazzo fissava il mio cazzo tra le mie gambe.

La guardai per un attimo, era rossa in volto e non riuscii a capire se era imbarazzata o eccitata. Già. afferrandola per la vita lo tirai verso si me iniziando a baciarla sul collo, sfiorandole il seno con le dita attraverso la canottiera.

Non cercava di opporsi "Elena ti voglio, stavo pensando a te quando mi segavo". Buttandomi sul letto si inginocchiò davanti a me e inizio a leccare tutta la mia asta, poi lo prese in bocca succhiandola e segandola, facendomi impazzire.

Staccandomi, iniziai a masturbarla premendo il pollice sul clitoride, poi affondando due dita nella vagina stretta la scopai finché la sentii tremare di piacere godendosi l' orgasmo. Buttandomi tra le sue cosce assaggiai tutto il suo sapore leccandola sul clitoride mentre si contorceva sul letto, implorandomi di non smettere, urlando di piacere.

"Ragazzi ce qualcuno in casa?" La voce della mamma ci fece scattare e Elena scattò come una gatta dal letto e si vestì in un attimo cercando di riprendersi.

Son passate quasi due settimane da quel giorno in cui ho assaggiato la fica stretta di mia sorella Elena e non riuscivo più a dormire. Fortunatamente almeno quella notte riuscii a dormire tranquillo senza sogni agitati o desideri e appena svegliato andai a farmi un caffè.

Elena era già seduta a tavola così presi posto anche io e senza dire una parola finii di prendere il caffè; mi alzai per andare a cambiarmi ma Elena mi fermò prontamente.

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"Ce l' hai con me? Sono quasi due settimane che appena mi parli. Non è che per puro caso c' entra quella cosa di 2 settimane fa?". Mi girai e scappai nella mia stanza ma all' improvviso mi fermai ricordando che la mamma era fuori città per trovare la nonna.

Stavo iniziando a perdere il controllo ricordandomi il buon sapore della fica stretta e la sua bocca avvolta sul mio cazzo. Il mio membro iniziò a pulsare e ingrossarsi nei boxer fino ad arrivare ad essere duro come un sasso così girando i tacchi tornai in cucina.

Appena entrato la vidi. aveva una tale espressione da troia come credo di non averne mai viste prima, con la mano infilata dentro i pantaloni della tuta lasciava capire tutto.


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  • Togliendosi lentamente i pantaloni si sfilò le mutandine e mi fece vedere la splendida figa, facendomi impazzire. La raggiunsi, la tirai a me e mettendosi in ginocchio, sentii le sue labbra che si stringevano, muovendosi avanti e indietro sul mio cazzo, soffermandosi poi sulla punta.

  • Fermandola dissi "Andiamo nel letto grande della mamma" e cominciai a massaggiare delicatamente le sue parti intime sditalandola con passione. Cominciai a baciarle con delicatezza l' interno delle cosce per passare in seguito a succhiare e leccare le sue labbra e il clitoride, già bello gonfio, senza dimenticare d' infilare la lingua dentro di lei per assaporare così il dolce nettare.
Subito dopo mi si arrampicò sopra impalandosi sul mio cazzo; la sentivo calda e stretta e spinsi con forza arrivando fin in fondo. La feci sdraiare sul letto e continuai a scoparla di brutto, eccitandomi ad ogni urlo di piacere mentre lei mi stringeva le chiappe infilando le unghie nella carne.

La strinsi per i fianchi e affondai con più forza per gli ultimi colpi scaricando il mio piacere dentro di lei. Sentii l' uccello pulsare e ammosciarsi dentro la figa stretta e guardavo la sborra che colava sulle cosce.

É stata la più bella scopata della mia vita. per il resto, vi racconto un' altra volta. Quel venerdì mattino prima di andare a scuola andai in cucina per salutarla e per prendere il caffè.

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La trovo come il solito, senza mutande pronta a lasciarsi accarezzare e stuzzicare la bella passera (meno male che la mamma usciva presto di casa). Non faccio in tempo per prendermi il caffè e noto che mi sta sbottonando i jeans, per poi infilare la mano nei boxer e toccarmi il cazzo.

"Elena. devo andare a scuola, se no. guai a me". Dopo aver fatto su e giù con la mano sul mio uccello per qualche secondo, lo prende in bocca e inizia a farmi morire slinguando la cappella per poi ingoiarlo fin alla base.

Stavo quassi per venire e senza pensare troppo la butto sul tavolo e cominciò a strofinarle il clitoride, le lecco profondamente le labbra finché si separano, invitando le dita ad entrare e masturbarla fin ad assaggiare il dolce sapore del suoi succhi.


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Già lubrificata le allargo per bene le gambe e in un solo colpo affondo con passione nella passera che avvolge strettamente l' uccello e la scopo con forza facendola gemere e chiedere di più.

Per godere meglio ci spostiamo sul letto grosso e saltandomi sopra s' impala sul cazzo, cavalcandolo mentre le sditalino lentamente il buco del culo vergine. Se non ho avuto la fica vergine.

almeno magari posso sfondarli il culo, penso. Mettendola alla pecorina comincio a leccarla partendo dal clitoride fino al buco del culo. Sempre più eccitato metto due dita in bocca e poi nel culo per lubrificarlo.

Elena cercava di opporsi e nello stesso tempo mugolava di goduria. Le infilai prima la cappella per farla abituare mentre essa si masturbava forte il clitoride. Quando si sentì la cappella dentro, prima diede un urlo ma quando si sentii il cazzo affondare lentamente prese a muoversi lasciandosi allagare il culo vergine con tutto lo sperma.

Già. vado alla scuola felice come mai fino ad allora.


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