Sesso a tre con grossi cazzi #1

Sesso a tre con grossi cazzi #1 | Weekend di Agosto è arrivato a trovarci un caro amico, l'amico Fabrizio. Non ci vedevamo da un bel po' di tempo e fu una sorpresa la sua telefonata che ci annunciava il suo arrivo, si era preso qualche giorno di vacanza decidendo di passarlo con noi.

Ci chiese di trovargli qualche camera in zona, ma naturalmente come potevamo mandarlo a dormire altrove, quando a casa nostra c'è la camera degli ospiti? Non voleva disturbare, ma Luigi lo convinse a stare da noi.

Ebbene arrivò venerdì nel pomeriggio con un caldo torrido, una cosa impressionante. Nonostante fossimo tutti sudati, saluti ed abbracci, poi gli proposi subito di farsi una bella doccia fresca, era veramente stravolto per il viaggio con quel caldo, anche lui non vedeva l'ora di darsi un rinfrescata.

Dopo aver portato il borsone dei cambi in camera e dopo qualche chiacchiera, andai a prendergli l'accappatoio. La tentazione di farci una doccia anche io e Luigi era tanta ma decidemmo di farla prima di uscire per cena.

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Con quel caldo non avevo per niente voglia di mettermi ai fornelli. Fabrizio andò quindi a rinfrescarsi, facendosi in tutti i sensi una doccia gelata, naturalmente presi la palla palla al balzo e gli feci una battuta: "Guarda che con la doccia troppo fredda poi ti si ritira" , Fabrizio si fece una risata e poi mi rispose: "Tranquilla, anche lui con questo caldo, preferisce essere rinfrescato, ma al momento sa quando riscaldarsi".

Battute di questo tipo con Fabrizio erano normali, visto il nostro stretto rapporto di intimità. Molto probabile che quella doccia fredda potesse servire per calmare anche altri bollori, perché con quel caldo, al suo arrivo non ero molto vestita, un semplice camicione allacciato con soli due bottoni, con sotto solo gli slip e niente reggiseno; abbigliamento normale di casa a queste calure tutto nella normalità.

Poi stravaccati a sorseggiare una bella birra fresca, Luigi ci disse che Sabato sera, sul Lago di Como e propriamente sull'Isola Comacina. ci sarebbero stati i Fuochi d'artificio; ci eravamo già stati altre volte e veramente meritavano di essere visti, anche per Fabrizio un'occasione di andare a vedere uno spettacolo veramente super, una cosa particolare, non solo per i Fuochi, ma per tutto ciò che gli girava attorno, la Sagra di San Giovanni è ormai un'istituzione.

Confermato quindi il pomeriggio e la serata di sabato sul lago. Per quel venerdì sera ci limitammo, a uscire a cena e poi un giro sul lungolago di Lecco, mangiandoci anche un bel gelato fresco.

Ovviamente visto il gran caldo, l'abbigliamento di quel venerdì sera era abbastanza leggero, un abitino molto fresco, con una scollatura tale da mostrare, in alcune situazioni, buona parte del mio seno, oggetto di molti sguardi.

Anche Fabrizio non potè sottrarsi dal dare delle occhiate, ma anche di fare qualche battutina a riguardo, infatti in una occasione mi disse: "Se non fosse per la gente che c'è in giro, te lo avrei già tirato fuori e baciato a dovere".

Come sempre certe battute per me, sono come dar fuoco alla benzina. Quando ci sedemmo su una panchina a cercare di gustarci un po' di brezza del lago, in un momento in cui non c'era nessuno nei paraggi, feci saltare fuori i seni dalla scollatura e dissi a Fabrizio: "Ora veloce dagli una bella leccata e succhiata" , non se lo fece ripetere due volte, ci si buttò sopra leccandolo e succhiandomi i capezzoli con bramosia, purtroppo dovette essere breve, gente in avvicinamento.

Non era una serata destinata a chissà quali peripezie, perché il caldo era veramente troppo e nonostante forti desideri, passava la voglia. Finimmo la serata a casa e dopo l'ennesima doccia, con qualche scambio di baci e carezze, finimmo per addormentarci tutti nel letto senza combinare niente di eclatante, Fabrizio addirittura se ne tornò nella sua camera degli ospiti, perché effettivamente in tre in quel letto era impossibile starci, troppa calura.

Arrivò dunque il sabato mattina e naturalmente la giornata si prefiggeva calda sin dall'inizio. Dopo una bella colazione, preparammo l'occorrente per la gita che ci attendeva, la borsa frigo con tanta acqua da bere, le coperte per sedersi nel prato in attesa dei fuochi; per la cena ci saremmo arrangiati alla sagra.

Dopo pranzo partimmo presto per arrivare e trovare un parcheggio vicino alla festa e al prato dove ci saremmo messi per vedere i fuochi. Abbigliamento leggero, un semplice abito, con gonna ampia fin sotto le ginocchia, per comodità nel muoversi poi sul prato.

Che dire di più? passata buona parte del pomeriggio in giro per il paesino, un po' sulle giostre, specialmente la calcio in culo e ai bersagli dove Luigi e Fabrizio si sono sfidati amorevolmente per vincere un premio per me, un bel Peluche.

Sulla Calcio in culo, c'è stato naturalmente occasione di scambiare qualche bacio con Fabrizio. Era parecchio che non passavamo una giornata così spensierata in compagnia di Fabrizio senza secondi fini per la testa.

Poco prima dell'ora di cena, la gente cominciò ad aumentare fuori misura, quindi andammo a prendere posto per la cena. a quel punto c'era da scambiarsi i compiti a turno, io feci la coda per i biglietti, Fabrizio per prendere da bere e ovviamente Luigi per il mangiare.

In quell'occasione dopo qualche chiacchiera, stavano subentrando ad entrambi altri desideri. Finora tutto nell'ordine di una semplice amicizia, ma ora cominciava a farsi strada anche la voglia di andare un po' oltre, dopo tutto era quasi naturale, vista la nostra complicità.

Anche Luigi al mattino mi aveva rivelato, quanto stranamente il venerdì sera non avevamo approfittato, nonostante carezze e baci, probabilmente il caldo e la stanchezza l'avevano fatta da padroni, ma ora nonostante il caldo, cominciava ad insinuarsi questa mancanza anche se non era basilare.

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Dopo un naturale scambio di occhiate e bacetti, anche se a distanza e qualche piedino, arrivò Luigi con il cibo. Tutto buono, ma anche tanta sete, ci bevemmo un paio di bicchieri di birra a testa, poi si passò all'acqua per non rincoglionirci.

Finito di mangiare, via di corsa a prendere posto sul prato, per avere una vista migliore del panorama sul lago e sull'isola, stava arrivando un mare di gente. Era ancora presto, ma dopo il tanto bere ora scappava anche di fare pipì, Luigi ne aveva già approfittato prima di spostarci sul prato, quando era andato a prendere i caffè.

Dovevamo anche andare in auto a prenderci altre bottiglie di acqua, perché l'attesa era ancora lunga e la sete non sarebbe mancata, così che io e Fabrizio ci allontanammo.

Prima andammo in bagno, in uno che avevamo trovato io e Luigi l'anno prima, un po' nascosto dalla massa, quindi naturalmente più pulito e tranquillo e già di strada verso il parcheggio.

Arrivati a quel bagno, come immaginavo non c'era nessuno, quindi entrai subito io e Fabrizio restò fuori; che liberazione, non riuscivo proprio più a resistere, poi fu il turno di Fabrizio, anche lui era al limite.


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  • Proprio mentre lui era dentro ed io fuori, notando il poco movimento, fui subito assalita da certi pensieri: "perché non approfittare di questo momento di calma?". Non appena Fabrizio fece per uscire, lo spinsi di nuovo dentro e cominciai a baciarlo con vigore, non potevo non approfittarne.

  • Anche Fabrizio si lasciò trasportare dalla situazione, ricambiando con piacere quel bacio, in assoluta tranquillità. Se fosse arrivato qualcuno, sicuramente lo avremmo sentito, quindi ci lasciammo trasportare oltre, le mani di Fabrizio si intrufolarono direttamente sotto la gonna e poi scostando le mutandine, direttamente sulla passera.

  • Che delizioso momento, che piacevole sensazione. Lo baciavo sempre con maggiore intensità, mentre lui mi stava letteralmente masturbando in quel bagno, le sue dita che strusciavano sulle labbra e sul clitoride, per poi affondarsi dentro la passera ormai inumidita.

  • Wow! piacevolmente eccitante, sapendo quanta gente c'era poco lontano ad attendere i fuochi d'artificio, fuochi che rischiavano di scoppiare in questo bagno tra me e Fabrizio. Purtroppo un vociare di persone che si avvicinava ci costrinse ad interrompere quella miccia che si stava avvicinando alle polveri pronte ad esplodere.
Fabrizio usci frettolosamente lasciando a me il tempo di sistemarmi, ma vedendo che quel vociare non era diretto verso questi bagni, ma già si stava allontanando, rientrò di nuovo e risollevandomi la gonna si intrufolò nuovamente con le mani sulla mia passera, ricominciando quella masturbazione interrotta.

Consapevole che non potevamo restare li ancora per molto, allungai subito una mano sul membro di Fabrizio, già bello indurito per l'eccitazione. Una situazione che non si aspettava certo in quel momento, quindi iniziai un movimento di masturbazione, dopo averglielo fatto uscire dai pantaloni, avrei voluto abbassarmi e gustarmelo diversamente, ma in quel bagno non era il caso, si sa l'igiene a che livelli è in questi posti, infatti tutto fatto rigorosamente in piedi evitando di appoggiarci o altro.

Purtroppo dovemmo interromperci quasi subito, qualcuno si stava avvicinando veramente, quindi ci risistemammo, ma Fabrizio prima di uscire, mi sussurrò: "Perché non ti togli le mutandine? La gonna è abbastanza lunga e con le dovute accortezze non se ne accorge nessuno".

Aveva ragione e la sua richiesta mi intrigò veramente tanto, quindi assecondai il suo desiderio, appena uscito, mi sfilai le mutandine e le infilai nella borsa, poi uscii gioiosa e raggiante.

Non era la prima volta che stavo senza mutandine, ma in quel momento mi sembrava una cosa diversa, non capivo per quale motivo, ma era così. Quindi ci dirigemmo verso l'auto parcheggiata li vicino per prendere la borsa frigo con l'acqua fresca.

Fabrizio non seppe resistere, quando mi chinai nel baule per prendere la borsa, mi alzò la gonna da dietro e nuovamente approfittò di un momento per dare una carezza a quella passera inumidita e ormai desiderosa di attenzioni.

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"Per la miseria, Fabrizio non fare così, perché non rispondo delle mie azioni" gli dissi subito, ". vorrei vedermi e gustarmi i fuochi d'artificio, stiamo già tardando, comincia a fare buio" , in effetti Fabrizio comprese bene che sarebbe stato impossibile in quel momento, troppa gente in movimento.

Quindi presa l'acqua, chiusi il baule e mi spostai davanti per prendermi un pacchetto di caramelle nel bauletto, in quell'istante in un gesto del tutto involontario, mi ritrovai a dare mostra a Fabrizio della mia passera, quindi mi disse: "ma stai istigando? Mi dici che vuoi vedere i fuochi e mi fai vedere questo spettacolo?" , lo interruppi subito dicendogli che tutto era involontario, poi ricomponendomi uscii dall'auto, prima che certe tentazioni prendessero il sopravvento.

Certo eravamo pieni di desiderio, ma consapevoli dell'impossibilità di arrivare a certi punti, comunque ci scambiammo ancora un bacio prima di avviarci verso Luigi. Arrivammo da Luigi che era quasi buio, mancava ancora una mezzora all'inizio dei fuochi, Luigi nel vederci arrivare, sorridendo disse:" ma non mi sembrava di aver parcheggiato così lontano, non arrivavate più, problemi? Inoltre ho una sete maledetta" , Fabrizio gli rispose:" si, un problemino ai bagni, troppa gente" e fece una risata.

Luigi aveva già capito quale poteva essere stato il vero problema e naturalmente ci sorrise. Non si era accorto che ero senza mutandine e feci in modo di non farglielo capire subito, avevo già pensato di farglielo scoprire durante i fuochi, naturalmente dovetti stare molto attenta a non mostrarlo anche alla marea di persone che c'erano attorno, comunque una situazione molto intrigante.

Arrivò quindi l'inizio dei Fuochi, tutti ormai erano presi ed attratti già da un inizio spettacolare, e proprio dopo qualche botto nel pieno spettacolo, mi girai e baciai intensamente Luigi, glielo dovevo.


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Durante quel bacio, non potè evitare di allungare la mano sulla passera, accorgendosi così che le mutandine non c'erano. Si interruppe dal bacio e mi guardò quasi con sorpresa, poi continuò a baciarmi.

I fuochi in quel momento accompagnavano questa nostra effusione, smettemmo quando i fuochi iniziarono ad essere sempre più spettacolari, ma con disinvoltura continuò a lasciare la mano sotto la gonna.

Tutto in modo quasi naturale, in modo che nessuno si potesse accorgere di ciò che stava facendo, solo Fabrizio si accorse del fatto, perché anche lui provando ad allungare la mano, si trovò con suo dispiacere preceduto da Luigi.

Strana situazione, io in mezzo a loro due, quasi contesa, cercando di restare naturale. Tutti erano intenti ad osservare quel meraviglioso spettacolo dei fuochi d'artificio, pure noi intenti a quello spettacolo, ma tremendamente intrigati dalle carezze nascoste e toccamenti vari.

Se non era per la tanta gente, sarebbe andato ben oltre a qualche toccamento furtivo e qualche bacio rubato. Comunque al di là di tutto, l'attenzione a quello spettacolo fu tanto, un spettacolo veramente sublime, piacevolmente eccezionale, sarebbe stato un vero peccato perderlo.

Finiti i fuochi, restammo seduti ancora nel prato, tra applausi, sirene delle barche, motoscafi e dei battelli, clacson di moto e auto. Poco più distante sulla montagna proseguirono altri fuochi, un'altra cosa, ma un piccolo prolungamento di spettacolo nello spettacolo.

La gente cominciava ad andarsene, giù sulla strada era un caos impressionante un fiume di persone, moto che procedevano lentamente. Purtroppo io mi ero riempita di desiderio, quel toccarmi la passera durante i fuochi aveva acceso una gran voglia dentro di me.

Il prato si stava lentamente svuotando, solo qualche coppia di innamorati restava ancora seduta a baciarsi, forse anche loro eccitati. Fabrizio nel frattempo si era sdraiato guardando il cielo, così che anch'io mi sdraiai usando la sua pancia come cuscino, così che lui cominciò ad accarezzarmi i capelli, il viso e il collo tentando di infilarsi sotto l'abito.

Luigi restando seduto, in qualche modo riuscì ad infilarsi nuovamente sotto la gonna, andando a stuzzicare di nuovo la mia passera decisamente desiderosa.


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