Figlia porca scopata sul culo dal padre #1

Figlia porca scopata sul culo dal padre #1 | Mario è mio padre, da quando io mi ricordo lui è tutta la mia famiglia. Mia madre ha divorziato che io avevo quattro anni, e da allora lui si è sempre preso cura di me.

Ha fatto da madre, padre, amico, fratello, e ora che lo guardo con occhi diversi anche da amante. Lui ha trentanove anni, è un bell' uomo, non troppo alto, ma dal fisico tonico, capelli cortissimi, occhi scuri e mani forti.

Ha un' officina meccanica con cinque operai, che nel tempo sono diventati come fratelli, dato che ho passato tutti i pomeriggi della mia infanzia a studiare dentro l' ufficio di mio padre, poi crescendo ho cominciato a fargli da segretaria, prima rispondendo al telefono , poi in seguito anche ad aiutarlo con la contabilità, e per questo in seguito ho deciso di studiare da ragioniera.

Ora sono all' ultimo anno, devo dare gli esami di maturità, mi sento molto preparata. Nella vita non ho molti amici, ne amiche, tutta la mia vita è stata con mio padre, a parte la conoscenza delle compagne di scuola che però hanno sempre tanti impegni con ragazzi e feste alle quali io per una certa timidezza non ho voluto partecipare, quindi in sostanza a diciannove anni mi ritrovo vergine inesperta e con una certa paura ad aprirmi con i ragazzi della mia età.

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Invece, con Mario mi sento sempre a mio agio, lui è sempre comprensivo e disponibile, calmo, mi spiega sempre le cose che io voglio sapere, e mi toglie sempre dalle situazioni difficili, come quella volta che a scuola tre anni fa mi vennero per la prima.

volta le mestruazioni, lo chiamai terrorizzata con il cellulare dal bagno gli spiegai che mi usciva sangue " da sotto" , lui arrivò, dette gli assorbenti ad una bidella che venne a portameli al bagno.

La sera io ero distrutta, ma lui dolcemente mi spiegò tutto quello che c' era da sapere sulle mestruazioni, e visto che stavo malissimo mi dette il permesso di dormire con lui nel suo letto matrimoniale, da allora non ne sono più uscita.

Fra tutte le persone che lui conosce, ce ne uno che mi sta molto simpatico, si chiama Augusto, è un ricco industriale che ha molti veicoli che regolarmente vengono controllati dalla nostra officina.

Ha quarantacinque anni, è un bellissimo uomo, molto curato sia nel fisico che nel vestire, fra lui e Mario vi è una fortissima amicizia, si conoscono e rispettano da sempre.

Augusto capita molto spesso a trovarci, lui è sempre molto dolce, gentilissimo, mi fa una discreta corte, e a me piace, con questo cerco di ingelosire Mario, ma non sembra avere molto effetto.

Certo io non sono una ragazza che passa inosservata quando cammina per strada, alta 1, 84, capelli nerissimi, ocche azzurri, gambe lunghe e ben tornite, ho una seconda di seno, bocca ampia e labbra carnose, Augusto dice che abbiamo in comune lo stesso colore degli occhi, e che appena sarò diplomata mi vuole a lavorare nella sua azienda, o se vorrò mi vuole sposare.

Io ci rido di gusto, mi piace, ma è Mario il mio desiderio, per ora voglio solo lui. Vivendo a contatto con motori, di auto, camion, e barche , si perche abitiamo vicino al mare, e la nostra officina ha un molo dove attraccano anche le barche che devono essere riparate è stato normale per amare i motori, specie le moto.

Lui ne ha avute tantissime, di belle e potenti, ma da alcuni anni ha una preferenza per quelle da enduro, un tipo di moto che ti permette di andare sia su strada che negli sterrati, cioè il massimo della libertà.

Già dallo scorso anno ho preso il patentino per il motorino, questo ha rappresentato per me un buon inizio, mi sento libera in sella, e non vedo l' ora di poter avere la patente per la moto.

Tutta la mia " esperienza " sessuale l' ho ricavata guardando di nascosto alcuni video su internet, da un pò di tempo che vedo lui come un maschio, non come padre, ma un vero e proprio uomo da sedurre.

Sentendomi a mio agio con lui ho deciso che lui sarà il primo ad avere la mia verginità. Da tempo ho cominciato creare situazioni per raggiungere tale scopo, mi vesto sempre meno quando siamo in casa, la porta del bagno semiaperta, e la notte spesso mi sveglio e lo guardo dormire.

Lui si è accorto di tutte queste manovre, spesso finge di rimproverarmi" Giusy, non sei più una bambina, copriti" , e allora io con tono di sfida gli rispondo "se non lo sono tu perche non mi tratti da donna".

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Questo gioco va avanti da un poco, l' ultima volta ho volutamente lasciato la porta del bagno socchiusa, e quando lui è entrato io sono uscita nuda dalla doccia.

"ma che fai, scusa non mi ero accorto che". Le. parole gli sono morte in gola, ma il suo sguardo continuava a indugiare sul mio corpo nudo. Mi sono avvicinata, e gli ho preso una mano e l' ho portata al mio seno, lui l' ha stretto un poco donandomi un brividio di piacere, poi " basta, rivestiti, che prendi freddo" , ed è uscito molto turbato, ho visto la patta dei pantaloni gonfiarsi.

Sabato prossimo sarà il mio compleanno, lui mi ha detto che devo trovarmi un vestito molto elegante, " fatti bellissima, che ti porto a cena al Vecchio Maniero". Questo locale è il più elegante che c' è nell' entro terra, e ci andiamo sempre in occasioni speciali.

Decido di andare in un centro commerciale dove conto di trovare un vestito adatto allo scopo, e mentre stò curiosando fra le vetrine mi sento chiamare, mi giro, e riconosco la nostra vicepreside.


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  • " dolcissima Giusy, che ci fai qui?" , "signora vice preside, " lei mi corregge" Flavia, mi chiamo così e tu mi ci puoi chiamare sempre". La guardo, è proprio una bella donna, sui quarantacinque ben portati, non è sposata, è alta come me, ma ha il seno decisamente più grande, sarà una quarta abbondante, capelli biondo naturale, ha gli occhi insolitamente scuri che le danno un particolare fascino.

  • Gli spiego cosa cerco, lei mi dice che c' è un solo posto dove andare, vieni con me, ci andiamo insieme. Mi piace, è una donna energica, decisa, e a scuola tutti la rispettano, anche il preside ha difficoltà a mettersi contro di lei, entriamo insieme in un negozio che ancora non avevo mai visitato.

  • Prendiamo più di tre capi e ci infiliamo insieme dentro un camerino, " dai, spogliati che vediamo come ti stanno". Io inizio a spogliarmi, provo uno, poi l' altro e solo alla fine ne troviamo uno che mi piace, un vestito nero, elasticizzato che mi fascia il corpo come una seconda pelle.

  • Flavia è dietro di me nel camerino, mi ha aiutato a indossare tutti i capi che ho provato, le sue mani mi hanno toccato, sfiorato lisciato ogni parte del corpo, tanto che alla fine mi sento stranamente eccitata, lei finge indifferenza, e quando provo l' ultimo capo mi dice" questo non serve" e con una mossa fulminea mi slaccia il reggiseno e da dietro infila le sue braccia sotto le mie ascelle e le sue mani mi prendo l' indumento e i suoi pollici sfiorano i miei capezzoli regalandomi un brivido di puro piace.
La guardo, i nostri occhi si incontrano per un' attimo, mi sento eccitata, i miei capezzoli sono fuori, duri, sento lei appoggiarsi a me, il contatto con il suo seno mi fa tremare di un piacere sconosciuto.

" aspetta manca ancora un dettaglio" , esce dal camerino e poco dopo torna con due paia di sandali, uno ha il tacco altissimo, quasi proibitivo, mentre l' altro è di circa dieci centimetri, e sembra perfetto per il vestito che ho scelto.

Lei mi osserva, poi mi dice di girarmi, si abbassa e " neanche queste servono" e con una mossa a sorpresa mi alza il vestito fino al fianco e velocemente mi abbassa le mutandine.

La mia fica si ritrova proprio davanti a lei che la osserva con occhi lucidi. " Ora mi. osservo nello specchio, l' immagine mi soddisfa, mi trovo decisamente bella, lei mi tira in alto i capelli e il mio collo slanciato sente le sue labbra che quasi a baciarlo sussurrano" sei stupenda, vorrei essere un maschio, ti farei una corte pazzesca". Sorrido divertita. Due sere dopo Mario mi vede uscire dal bagno così vestita, il suo stupore mi da grande soddisfazione, "" accidenti come sei bella lo sei come e forse più di tua madre".

Io lo guardo divertita, durante il tragitto tengo le gambe accavallate, lui ha una bella visione delle mie cosce, vedo gonfiarsi i suoi pantaloni all' altezza del pube, si sta eccitando e questo mi piace tantissimo.

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Il ristorante è un vecchio casale molto bello, sorge su di uno sperone di roccia a strapiombo sul letto del fiume che scorre sotto diretto al mare, ha un bellissimo giardino estivo con tavoli separati dalle piante di edera, un posto veramente molto elegante, noi lo attraversiamo diretti al nostro tavolo quando sento chiamare Mario, ci giriamo e vedo Augusta che viene direttamente verso di noi.

" ma questa bellissima fanciulla è" le parole gli muoiono in gola , " accidenti ma sei bellissima, da togliere il fiato". Io gli sorrido, lui elegantissimo mi fa quasi il baciamano, e ci chiede per quale speciale ricorrenza siamo lì.

Quando scopre che è il mio diciottesimo compleanno insiste affinche ci sediamo a tavola con lui che è solo. Fa una telefonata e poi incominciamo una cena spettacolare, sembra quasi che sia tutto combinato, cibo buonissimo, e vini speciali, poi verso la fine arriva un ragazzo che mi porta un bellissimo mazzo di rose rosse, " sai ho improvvisato, e questo è il minimo che ho potuto fare per omaggiare la tua bellezza".

La serata è calda, la compagnia si rivela molto simpatica, sia Mario che Augusto sono due persone di una simpatia fantastica, io mi diverto tantissimo, poi al ritorno mi appoggio con il viso sulla spalla di Mario che guida cercano di ignorare il fatto che sedendomi ho volutamente fatto salire il vestito, tanto che anche Augusto quando ha richiuso lo sportello della vettura ha fatto due occhi grandi così, deve essersi reso conto che sotto e sopra non indosso nessun tipo di biancheria intima.


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Volutamente accarezzo il petto di Mario, lui sta in silenzio, io mi faccio un poco più audace e scendo con la mano fino al cazzo, lo trova già duro, lo sego lentamente.

" dai stai ferma, che vuoi fare, " ma io continuo, anzi lentamente gli apro la lampo e infilo dentro una mano, lo afferro, " dai fermati che ti prende, dai ti prego".

Le sue deboli rimostranze mi incitano ad andare avanti e poi con un movimento rapido mi abbasso, lo estraggo e me lo infilo direttamente in bocca mentre lui è impegnato nella guida.

" ma che fai sei impazzita, mi fai sbandare fermanti". Si sente benissimo che non ha nessuna voglia che io smetta, anzi lo sento spingere verso l' alto il bacino con l' effetto che io mi ritrovo tutto il suo meraviglioso palo in gola, lo succhio con forza e dato che non ho.

nessuna esperienza se non quelle viste su internet, lo pompo tantissimo, lui geme. humummuhmum. e io succhio, succhio fino la punto che di colpo mi sento esplodere in bocca uno schizzo potente di sborra.

oho. amore. vengo. il suo grido mi fa impazzire, mi sento infiammare fra le gambe lo voglio! , e continuo a succhiare fino all' ultima goccia , poi arriviamo a casa, già mi immagino lui dentro di me, ma invece mi dice, " mi apri la porta del garage che non funziona il telecomando".

Lui si rimette il cazzo dentro mentre io infilata la chiave nell' apposito comando inizio a far salire la porta e resto a bocca aperta, dentro il box, sul cavalletto centrale c' è una Honda Transalp con un cartello "buon compleanno Giusy".

Mi giro lo abbraccio con ardore, incollo le labbra mie alle sue e lo bacio appassionatamente.


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